domenica 23 agosto 2009

E quindi ... la mia vacanza

Appunto. Stavamo dicendo che ho trascorso un po' delle mie vacanze in Svizzera. Ospite, no? Perchè in Svizzera non ci va se si paga l'albergo. La spesa non vale l'impresa. Che dire ... com'è la Svizzera? Bah! Lascia perdere. Carina. E' tutto.
Invece gli ospiti ... mmmmhhhhhh! Ahhhh! Ce n'è da dire ...
Intanto una piccola premessa. Chi mi ha ospitato è un amico, un'amicizia un po' strana, nata su un treno, costruita scrivendo insieme un blog. Un ingegnere. E come tale lavora e soprattutto vive. Soprattutto. La sua vita è dominata dall'ingegnerizzazione e dall'ottimizzazione delle risorse. Dei soldi in particolare. Oddiomio! Tutto e dico tutto viene esaminato alla luce di quanto costa, quanto si spende e se è possibile spendere di meno e se conviene o no. E questa sarebbe anche una sana regola di vita, se però non la si porta all'eccesso. Appunto.
E così ogni minima cosa viene valutata alla luce di quanti centesimi in più o in meno costa rispetto alla cosa equivalente. E la vita si trasforma in calcoli. No no, io la mia vita così mica la voglio vivere. Io non compro la carta igienica arancione piuttosto che bianca solo per risparmiare 10 centesimi.
E il fratellino? No, vogliamo parlare del fratellino? Il perfetto prototipo di quello che vi immaginate essere un serial killer. Amorfo, disinteressato a tutto e a tutti. Vi guarda con l'occhio da triglia. Lessa. Il primo giorno in cui vi incontra mostra un entusiasmo e una parlantina che vi fa dire simpatico 'sto tipo. Già. Ma il secondo giorno già non vi presta attenzione alcuna. E allora vi dite, vabbè non gli sto simpatica. E poi glielo vedete rifare con un'altra persona e con un'altra e con un'altra. E allora vi dite che non è questione di essere più o meno simpatico, voi o lui, è questione che non ci sta con la testa. Ecco.
E alla fine sono stata saggia a prevedere solo una settimana di permanenza. Si sa, dopo tre giorni (ok, 7) l'ospite puzza. In entrambi i sensi. Ovvia!

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